Si è molto dibattuto in passato sulla possibilità di estendere il concetto di
brevettabilità anche al settore farmaceutico: le principali resistenze erano di
ordine morale, derivanti dall'importanza che il farmaco riveste per la salute
umana e quindi dall'opportunità di ostacolare la diffusione delle metodologie di
produzione (Floridia, 1985). D'altro canto, negli ultimi decenni la ricerca
farmaceutica è stata condotta in prevalenza dall'industria; è quindi necessario
concedere la possibilità di tutelare con il brevetto gli investimenti
effettuati, al fine di evitare che l'invenzione possa essere sfruttata
indiscriminatamente dalle concorrenti dell'impresa innovatrice, a tutto
discapito dell'attività di ricerca (Valentini, 1996). Le industrie farmaceutiche
fanno ricorso principalmente a due tipologie di brevetto: di prodotto e di
procedimento. Il primo determina la protezione di un determinato principio
attivo, mentre il secondo tutela solamente uno specifico processo di sintesi di
una certa molecola (Garattini e Capeccia, 1984). Poich‚ nella maggior parte dei
casi esistono possibilità alternative per sintetizzare uno stesso principio
attivo, il brevetto di prodotto è prevalente rispetto a quello di procedimento.
Fra i brevetti di prodotto è possibile introdurre un'ulteriore distinzione fra
quelli di sbarramento e di selezione. Il brevetto di sbarramento copre una
famiglia di composti caratterizzati dallo stesso gruppo funzionale di base e,
presumibilmente, da effetti terapeutici similari. Il brevetto di selezione
protegge, invece, una "piccola famiglia" di composti (o addirittura una singola
molecola) che rientra nella formula generale di una "grande famiglia", ma è
caratterizzata da effetti terapeutici originali. Questi due tipi di brevetto
riflettono innovazioni diverse. Il brevetto di sbarramento è utile nel caso di
importanti innovazioni riguardanti la scoperta di una nuova famiglia di
molecole: la sola presenza di un brevetto di selezione permetterebbe ad altre
imprese, infatti, di produrre molecole analoghe, eliminando il vantaggio
competitivo dell'impresa innovatrice. Il brevetto di selezione, d'altra parte, è
necessario per le innovazioni di sviluppo riguardanti una modifica della formula
chimica già nota, finalizzata al miglioramento in termini di farmacocinetica
(assorbimento, metabolismo ed escrezione) e tollerabilità (riduzione della
tossicità e degli effetti collaterali), oppure con differente impiego
terapeutico della stessa.
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