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Negli Usa dilaga il "copyleft": si tratta dello slogan di un movimento
anticapitalista, che nasce nel cuore del sistema economico di una potenza
mondiale. Tra right e left, il gioco di parole allude alla destra e alla
sinistra, ma non solamente: contrappone il diritto d'autore alla copia
"lasciata" a disposizione di tutti. È un elogio al plagio, alla libertà… di
copiare liberamente. Il primo caso di un prodotto di consumo che nasce con
questa formula "aperta" è Open-Cola. Il produttore regala sul suo sito Internet
le istruzioni per fabbricarlo ed è aperto a ogni suggerimento per migliorarlo.
Il modello è copiato dal mondo dell'informatica dove, sin dalle origini, una
corrente libertaria e anticapitalista cercò di impedire l'appropriazione privata
delle innovazioni a fini di profitto. Nel lontano 1975 - agli albori del
personal computer - nella Silicon Valley californiana nasceva il celebre
Homebrew Club, un'associazione di giovani ricercatori appassionati di nuove
tecnologie, ostili agli interessi della grande industria, e pronti a tutto pur
di impedire che l'establishment si impadronisse delle loro scoperte. Lì nacque
il termine hacker, che all'origine non designava i cyberpirati bensì i giovani
scienziati animati da ideali antiautoritari e dal sogno di promuovere la massima
diffusione sociale delle nuove tecnologie. All'inizio degli anni Novanta lo
studente finlandese Linus Torvalds lanciò il più celebre sistema operativo open
source, "sorgente aperta". Il suo Linux è disponibile gratis su Internet, è una
valida alternativa a Windows (lo usano già 18 milioni di computer in tutto il
mondo ed è consigliato nientemeno che dalla Ibm), potete modificarlo, copiarlo,
regalarlo ad altri senza pagare un centesimo. In cambio della gratuità gli
utenti sono invitati a segnalare errori e a migliorarlo. Un gruppo di esperti
seleziona le proposte valide, e così Linux è in costante progresso grazie al
volontariato di milioni di appassionati informatici. Chi introduce una modifica
di successo viene anche premiato con riconoscimenti accademici, tale è il
prestigio di Linux negli ambienti universitari americani. Sulla scia di Linux il
movimento copyleft si trasforma in valanga. Ora ha anche una legge che lo
tutela, la General Public License: quando un prodotto nasce con il marchio
copyleft, può essere copiato cambiato e distribuito da chiunque, ma sempre con
l'obbligo della gratuità. Nessuno può fare il furbo, brevettarlo e
impadronirsene a fini di profitto. Un altro esempio di copyleft è rappresentato
da un'enciclopedia on-line. Si tratta di Wikipedia; un'enciclopedia che permette
a chiunque di modificare e integrare le sue "voci". Il caporedattore Larry
Ranger spiega che alla gente piace l'idea che la conoscenza possa essere
distribuita e sviluppata liberamente.
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